Le Full Frame servono ancora nel 2013? A chi?
Sono passati alcuni anni dalla presentazione della prima full
frame (reflex con sensore 24x36 mm) “alla portata di tutti”, la Canon EOS 5D
(2005). Che poi economica non era, visto che costava 3200€ in kit con il 24-105.
Oggi ci fanno passare per economiche la EOS 6D e la Nikon D600 che costano poco
meno di 2000€ (solo corpo), più di uno stipendio medio! Qualche anno fa feci
un’analisi ed una previsione dei prezzi proprio sulle full frame, analizzando
comunque un ipotetico listino completo di un produttore, partendo dalla fascia
amatoriale per arrivare alla superprofessionale. Rileggetevi il mio articolo
qui.
Oggi non voglio discutere dei prezzi delle fotocamere, non
l’ho mai fatto e non lo farò mai, anche perché nell’acquisto di una fotocamera
c’è ben più dell’acquisto di uno strumento. A volte c’è la soddisfazione del
desiderio di possedere “quella” fotocamera, “quella” marca. Quante diatribe
Nikon contro Canon mi sono dovuto sorbire. Chissà se i pittori discutono di
marche di pennelli …
Però possiamo parlare delle full frame e capire se ancora ci
servono o no. In effetti una domanda che mi fanno spesso è:”Che macchina
fotografica mi compro?” e nessuno è mai soddisfatto della mia risposta
standard:”Quella che ti porti sempre con te”. Vogliono la marca e pure il
modello e di solito hanno già una preferenza per la full frame della casa. In
effetti chiedono di confermare razionalmente il loro desiderio. Io, comunque,
faccio delle domande per capire l’uso che ne faranno, se stamperanno e quanto
grande, che peso sono disposti a portarsi dietro e così via. Sapete che cosa
emerge? Che messi di fronte a delle domande e risposte, la maggior parte delle
persone si rende conto di non aver bisogno della reflex full frame (Canon, Nikon
e gli altri produttori mi uccideranno) e spesso nemmeno di quelle APS-C. Gli
basta una compatta! Però sono tutti pronti a darsi spiegazioni più o meno
razionali sul perché serva loro una full frame. C’è quello che dice che, una
volta imparato bene il mestiere, farà il professionista, quell’altro che ha
delle vecchie ottiche che vuole riutilizzare, talaltro invece dice che “Sono
migliori”. A volte sorrido ma poi questo sorriso mi si spegne sulle labbra
vedendo la loro espressione seria. Ci credono e non è il caso di svegliarli da
un sogno. Però sappiamo entrambi che sono giustificazioni, anche se loro ancora
non ne sono consapevoli.
Diventare professionista? Ma se a maggio un giornale
americano (il Chicago Sun-Times) ha licenziato tutti i suoi 28 fotoreporter
(compreso John H. White, vincitore del Premio Pulitzer) dicendo che utilizzerà i
redattori con il loro iPhone!
Certo, non avranno più personale capace di far vivere una
storia con le loro immagini ma il punto fondamentale, per loro, è il risparmio
economico. Nel contesto odierno i prezzi sono diminuiti e i margini di guadagno
si sono ridotti. Basti pensare al prezzo di un servizio fotografico di
matrimonio e pensare a quanto ci si guadagnava negli anni ’90. L’unico lavoro da
professionista della fotografia è quello presso i fotolaboratori di stampa e non
rende neanche molto!
L’altra cosa, quella delle vecchie ottiche da riutilizzare,
ha sempre meno validità visto che non tutti hanno una collezione di obiettivi
con attacco Canon o Nikon (Pentax o Sony) di oggi. E la qualità dei vari
obiettivi presenti attualmente sul mercato a volte sconsiglia pure il riutilizzo
di questi vecchi obiettivi.
L’unica cosa che ci rimane è il mirino un po’ più grande e
luminoso e la robustezza meccanica del corpo. Se pago 2000€ voglio almeno un
chilogrammo di ferro in cambio!
E il discorso del rumore inferiore è andato scemando nel
tempo. E’ vero, qualche anno fa le full frame erano pulite fino a 800 ISO mentre
le APS-C fino a 200/400 ISO. Oggi, invece, le full frame sono pulite anche a
1600 ISO e le APS-C fino a 800 ISO. Insomma, il rumore non è più un problema. E
se non stampate in grande formato, anche le foto a 3200 ISO e oltre sono
usabilissime. Considerando che la grana di cui parliamo è inferiore a quella
della pellicola a 400 ISO, direi che viviamo in un periodo interessante.
Che ci rimane? Ben poco, visto che ottiche di qualità per le
APS-C ne esistono (penso al Canon EFS 10-22) e la sensibilità alla luce è andata
aumentando di generazione in generazione. Gli ultimi sensori vedono praticamente
al buio.
Allora perché comprare una full frame? Ormai solo per la
qualità del colore e delle immagini, che “vengono bene” anche con obiettivi di
qualità inferiore. Un sensore più grande è meno portato al limite e lavora
meglio di uno più piccolo. Certo, se non stampate o le vostre stampe non
superano il 10x15 cm, è un discorso che lascia il tempo che trova. Ma su stampe
70x100 cm la differenza ancora si vede, eccome se si vede. Però è rimasto solo
questo!
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©2013 Aristide Torrelli