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Risposte e domande




Si, lo so, dovrebbe essere domande e risposte il titolo. Ma tante volte, dopo aver risposto, specie al maleducato, cafone, ignorante che leggete sotto, mi chiedo se è il caso di fare domande e mi vengono tante altre risposte.

Raccolgo qui alcune risposte perchè non sono riuscito ad inviare la email di risposta (non si raggiungeva il dominio hosting.tin.it). Ho provato con molte delle mie email, una ogni dominio su cui ho email (gmail.com, aristidetorrelli.it, telecomitalia.it, alice.it) ma non ho avuto successo.

Ma cominciamo dalle persone educate.

 

'maurooliviero@hosting.tin.it'
ciao ti scrivo in merito a questo articolo scritto da te,
http://www.aristidetorrelli.it/Articoli/SensoreFFpi%C3%B9LUceAPSC/SensoreFFLuceAPSC.htm
ti volevo chiedere se questo studio lo hai fatto considerando il fatto che i due obbiettivi, quello da 35mm e quello da 50mm abbiano lo stesso indice di luminosit?
Ciao

Risposta

La domanda che fai è mal posta. Il numero f/ del diaframma è il rapporto tra focale e apertura ed è stato scelto così (fin dai tempi del congresso di Lione) per rimanere invariante al cambio di focale. Esempio: f/4 su un 400mm e f/4 su un 100 è sempre … f/4!
L’indice di luminosità di cui parli immagino sia l’apertura massima di diaframma di un obiettivo (tipo f/2.8). Tale numero non è significativo nel nostro caso perchè parliamo di due ottiche nate per formati differenti, di focali diverse tali per cui inquadrino lo stesso angolo di campo e con LO STESSO DIAFRAMMA impostato (es: f/11). Sotto tali condizioni una full frame ha sempre un’apertura FISICA superiore e quindi entra più luce.
Spero di essere stato chiaro nell’esposizione.
Ciao.


 La domanda di dellarosafranco@hosting.tin.it era relativa ad un Elmarit 2,8/25-600 montato su una bridge Panasonic


Risposta
Guardi, per avere una costanza di apertura di diaframma basta semplicemente (a parole, nella realtà è un po’ più complesso) variare la dimensione geometrica del diaframma stesso al variare del fuoco. Consideri che, per semplificare, il numero 2,8 (in questo caso) è il rapporto tra la lunghezza focale e l’apertura fisica del foro. In realtà il foro sarebbe la proiezione del diaframma sul piano della pupilla di entrata ma, insomma, per i nostri discorsi va più che bene così. Perciò, allungando la focale si deve allargare il foro. Come? Ad esempio con beveraggi e meccanismi che aprono le lamelle. Consideri che 600/2,8 =  214mm e 50/2,8 = 17,85mm perciò immagini che variazione e cosa si deve inventare per mantenere costante l’apertura. In obiettivi economici si lascia che il diaframma vari con la focale (mantengono fissa l’apertura geometrica e così risparmiano sui meccanismi aggiuntivi). Questo sul 24x36mm.
Ovviamente nel suo caso stiamo parlando di obiettivi di focale reale molto differente da 25-600 (ben più piccola, dipende dalla dimensione del sensore). Perciò i valori di cui sopra saranno diversi. ma il vero problema è quello che anche lei ha evidenziato, la dimensione lillipuziana dei sensori che penalizza le prestazioni.
Saluti.

Fabioalerni@hosting.tin.it ha scritto:

Salve ho trovato il suo sito facendo un po' di ricerche e sono rimasto impressionato dalla profondit e competenza degli articoli del blog. Non sono un esperto di fotografia .. Anzi devo dire che a me no piace neanche tanto.. Ma so capire quando qualcuno competente nel suo settore.
Scrivo perch sto cercando dei corsi per mia moglie. Lei si ama la fotografia ( in particolare bambini ) e sono anni che si cimenta ma sempre da autodidatta. Per lei arrivato il momento di dotarsi di un background teorico/pratico se vuole progredire. Studia molto perch questa per lei una vera passione (oltre ad un occasionale lavoro) ma sente che le manca qualcosa ed ha bisogno di un maestro.
Noi viviamo ad Amelia in provincia di Terni e l'unica cosa che non sono riuscito a capire dal suo sito la zona in cui effettua i corsi.

 

Risposta
Guardi vivo e tengo corsi a Roma. Comunque può regalare uno o due dei miei libri a sua moglie e chiederle di scrivermi quando vuole con le domande che le frullano per la testa. Potrebbe anche inviarmi qualche scatto (in bassa risoluzione, max 1000 pixel lato lungo) per un giudizio critico sia sulla tecnica che sull’estetica e in base al quale continuare il lavoro di apprendimento e miglioramento.
Magari poi potrà capitare di incontrarci in qualche mio workshop qui a Roma (li organizzo di domenica, occasione per una gita…).
Saluti.


Ora il maleducato, rullo di tamburi...

 Da: MB@hosting.tin.it
Data: 19 novembre 2015 00:02:15 CET
A: aristide.torrelli@alice.it
Oggetto: Articolo su sensore fullframe/APS
 
Oggetto: http://www.aristidetorrelli.it/Articoli/SensoreFFpi%C3%B9LUceAPSC/SensoreFFLuceAPSC.htm
Le consiglio di tornare a scuola, poi magari se ci arriver di iscriversi ad una facolt di Fisica, non quella del CEPU che ha frequentato per scrivere tutte quelle frottole.
Cordialmente,
Dipartimento di Padova

 

Risposta

MB significa maleducato e becero?
 
Provo a risponderle da qui visto che dalle mia altre email non riesco a raggiungere il dominio hosting.tin.it
Ma le Università non si appoggiano su altri domini?
I consigli li posso accettare ma non da chi si firma Dipartimento di Padova. Dipartimento di cosa? Un nome e cognome non lo ha? Il coraggio di presentarsi nemmeno? Se ha delle obiezioni da muovere, le esprima in maniera puntuale e non spari nel mucchio in quel modo. Il cordialmente finale poi poteva risparmiarselo, visto che di cordiale non c’è nulla nella sua email.
Spero che lei abbia un titolo di studio e che se lo sia guadagnato studiando e non offendendo.
Comunque, visto che è così bravo, scriva lei un bell’articolo sull’argomento e me lo mandi che lo pubblico. Dopo averlo verificato ovviamente, anche se, avendo studiato al CEPU, potrei non capire molto.
A proposito, in Fisica si fanno ancora 15 esami? Sa, quando studiavo io si diceva che Fisica e Matematica erano le facoltà di chi non riusciva a diventare ingegnere!
Cordialmente, cresca.

 

 

Torniamo alle persone educate...

Renzo Baratella mi chiede:

devo sostituire batteria ricaricabile ma la stessa non ha stampigliato alcun caratteristica. Come riferimento po-trei citare le caratteristiche del caricabatterie
Output 7V  110mA
S8J12 739247
Grato per una risposta saluti

Stiamo parlando di un aspirabriciole che con la fotografia ha ben poco a che vedere, però non importa, vediamo se posso rispondere. Ecco la mia risposta:

Guardi, è opportuno conoscere le caratteristiche della batteria, non fosse altro per conoscerne la capacità e la tensione di esercizio.
Può mandarmi una foto della batteria e del caricatore?

Commento: è ben difficile proporre qualcosa se non si sa nulla del prodotto da sostituire e i dati del caricabatterie non mi aiutano molto perché se parliamo di batterie al litio, parliamo di elettronica di controllo e così, a freddo, è difficile poter consigliare.

Laubonni mi chiede:

Buongiorno,
ho letto le sue pubblicazioni e le faccio i complimenti.
Mi servirebbero dei consigli per quanto riguarda uno scatto fotografico che devo fare;
dovr scattare una foto con la mia reflex 6d Canon, obiettivo 50mm F1,4 (oppure un 24/70 F2,4) di un paesaggio, questa foto dovr poi essere stampata su una parete/telo di 7mtx4mt: gigante.

Ha dei consigli da darmi? User sicuramente il trepiede, ISO 100.
Crede possa venire un ottimo risultato? Devo impostare qualcosa di particolare?
Grazie mille in anticipo!

La mia risposta:

Guardi, io al suo posto non farei lo scatto. Sta parlando di 7 m per 4 m cioè di 28 m2!!!
Io con una 6D (o 5D mliii o equivalente) o anche con la 5DR da 50 megapixel non ci proverei. Come verrà stampata? la risoluzione sarà comunque bassissima.
Immagini che lei sta ingrandendo i 36 mm (lato lungo del sensore) a 7000 mm (i 7 metri di lato del muro), cioè li sta ingrandendo di quasi 200 volte. Se avesse 6000 pixel sul lato lungo (ipotizzo una 24 megapixel, 6000 x 4000 per comodità) li spalmerebbe su 7000 mm, praticamente uno ogni millimetro. Cioè una risoluzione di 25 punti per pollice. Mi sembra troppo bassa. Io lavorerei con almeno 100 punti per pollice che, visti da almeno un metro, danno una buona impressione. Ma 25 ppi?
Non ho nulla di particolare da consigliare. Ok il treppiede, ok i 100 ISO. Ma la foto con quale sistema verrà stampata? Come si trasferirà sulla parete?
Mi faccia sapere.


Francesco Riva mi chiede:

Ho seguito il suo tutorial per eliminare i colori fuori gamma in PSP prima della stampa, ma il risultato un'immagine slavata e senza vita. Se provo a migliorarla ritornano i colori fuori gamma, come debbo comportarmi? Grazie

Rispondo:

Mi scusi, lei ha impostato un intento di rendering o ha fatto scherma e brucia sull’immagine?
Guardi che i colori fuori gamma, sono fuori dalla gamma della stampante cioè più saturi del colore più saturo e non stampabili per questo. Riportarli in gamma vuol dire riportarli al valore (saturo) che la stampante può effettivamente stampare. Che stampante ha usato? Mi descrive meglio il procedimento seguito?
Saluti.


 
Che dire? Spero che chi mi ha scritto sperando in una risposta, trovi questa pagina e la legga.

Ditemi la vostra.

 

 


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©2015 Aristide Torrelli