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Quanto è ferma la tua mano?


La regola

C’è una regola in fotografia che dice che per non avere un’immagine mossa bisogna scattare (a mano libera) con un tempo pari a 1/focale dell’obiettivo usato. Perciò, se usassi un 200 mm dovrei scattare a 1/200, se usassi un 28 mm mi basterebbe 1/30 e così via.

 

Le domande

Questa regola funziona? E qual'è la motivazione teorica? Vale per tutti i formati?

 

Le risposte

Le risposte sono che qualche volta funziona e non vale per tutti i formati. La motivazione teorica è un po’ più lunga da spiegare, ma lo faremo. Per ora concentriamoci sulle prime due domande.

 

Quando scattate a mano libera, la macchina fotografica non è mai perfettamente ferma. A causa di movimenti involontari dei muscoli, si muoverà verso l’alto o il basso oppure verso destra o sinistra. Quanto si muoverà dipende da tante cose quali il peso della macchina e dell’obiettivo, se siete seduti o inginocchiati o appoggiati ad un muro oppure se avete bevuto troppi caffè.

Immaginiamo, per comodità, che i movimenti della macchina siano piccoli, diciamo di 0,8 gradi (centesimali) al secondo. A seconda della focale utilizzata si avrà un diverso spostamento dell’immagine sul sensore. Lo potete vedere nel mirino montando un grandangolare spinto (16 mm, ad esempio) oppure un tele (provate con un 400 mm). Nel primo caso l’immagine è ferma, nel secondo si muove tanto.

 

Prendiamo un 100 mm (magari lo splendido EF 100 mm f/2.8 macro USM) e vediamo cosa significa uno spostamento di 0,8 gradi al secondo. Per un 100 mm lo spostamento di 0,8 gradi centesimali equivale ad un movimento lineare di 1,6 mm (100 * 0,8 * 2 /100, il movimento è sia sopra che sotto l'asse orizzontale/verticale) che causa una considerevole perdita di nitidezza. Per non avere problemi dovremmo limitarci a movimenti pari alla metà del circolo di confusione, che per un sensore 35 mm è di circa 30 micron (30 millesimi di millimetro). La metà è 15, ma noi utilizziamo per comodità 16. Siccome l’immagine si muove di 16 micron in un centesimo di secondo, dobbiamo scattare ad almeno 1/100.

 

E’ proprio la regola 1/focale!

 

Tuttavia torna perché ho scelto un movimento di 0,8 gradi/secondo. In realtà la macchina si muove a diverse velocità, a volte più lentamente, a volte più velocemente. Ecco perché ho detto che la regola funziona a volte, è solo una guida. A volte 1/100 di secondo va bene con un 100 mm, a volte no, a volte basta anche 1/50 di secondo. Tuttavia se la velocità dell’otturatore è 1/focale avete buone probabilità di ottenere immagini nitide. Internet (e le riviste) pullula di insiemi di immagini che mostrano la sfocatura conseguente all’utilizzo di velocità troppo basse. Ricordate però che più ingrandite più diventano visibili gli effetti del micro mosso. Insomma, un treppiede è veramente uno strumento utile.

 

Abbiamo risposto a due domande su tre, ci manca di sapere se la regola vale per tutti i formati di sensore/pellicola.

 

Il formato conta?

 

Si, il formato conta, eccome. Noi giudichiamo la nitidezza basandoci sulle stampe, non sul file o sulla pellicola. E l’immagine deve essere ingrandita per avere una stampa. Se abbiamo una full frame (sensore 24x36 mm, come la pellicola) una stampa 20 x 30 cm viene da un ingrandimento di circa 8 volte. Se però abbiamo una APS-C, il cui sensore è più piccolo di 1,6 volte, dobbiamo ingrandire quasi 13 volte.

Se vogliamo lo stesso grado di nitidezza sulla stampa, dobbiamo avere un’immagine più nitida sul sensore, più nitida di 1,6 volte. Cioè non possiamo permettere un movimento di 16 micron ma solo di 10 micron (d’altronde il circolo di confusione di un APS-C è di circa 19 micron, cioè circa il doppio dei 10 micron di cui stiamo parlando). Quindi il tempo di scatto deve essere di almeno 1/160 secondo. In conclusione, i formati più piccoli hanno bisogni di velocità di otturazione superiori se vogliamo stampe della stessa nitidezza, che poi equivale a considerarli non come obiettivi di una certa focale nominale (100 mm, nel nostro caso) ma con la focale equivalente sul formato più piccolo (160 mm, in questo caso).

 

Conclusioni

 

In nessun caso avrete immagini nitide come con l’utilizzo del treppiede. Se non volete utilizzare un treppiede provate un’ottica con lo stabilizzatore: vi può dare un margine anche di 3 stop. Potreste cioè scattare a 1/20 invece che ad 1/160! Leggetevi pure il mio articolo che compara gli stabilizzatori.

 

 


 


©2008 Aristide Torrelli