Aristide Torrelli, fotografo fine art
Il mondo attraverso i miei obiettivi: luce, tecnica e visione

Due consigli per i fotografi delle vacanze



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No, non voglio insultare nessuno. Non tutti possono fotografare tutti i giorni c’è anche chi può o vuole farlo solo in vacanza. Anche loro, però, hanno diritto ad ottenere delle belle immagini ed allora ecco due consigli:

Uno: quando usate il grandangolare, abbassatevi a livello suolo per scattare i vostri paesaggi, naturali o urbani che siano, e usate un oggetto interessante in primo piano. Osservate le due immmagini seguenti.

La US163, nello Utah, vicino alla Monument Valley

Questa immagine è l’immagine “standard”, a livello degli occhi, la strada con sullo sfondo le formazioni di arenaria delle Monument Valley.

La US163, nello Utah, vicino alla Monument Valley


Ora confrontatela con la seconda immagine e, sebbene sia la stessa strada, è sicuro che è molto più avvincente. L'unica differenza è che ho posizionato la fotocamera a terra, sull’asfalto. E sì, ho posizionato la fotocamera a terra quando non c'erano veicoli in arrivo!

Due: in ogni foto interessante ce n’è un’altra più interessante ancora. Troppo spesso i fotografi delle vacanze scattano la cartolina e se ne vanno. Guardate ulteriormente nella scena, limitate la vostra visione ai particolari che ci si trovano.

Amsterdam, barcone nel canale

Ad Amsterdam, nei canali, ci sono tante belle riflessioni. Limitarsi al classico barcone nel canale non basta. Guardando bene nell’acqua ho potuto isolare una riflessione del barcone e dei palazzi che, secondo me, è anche meglio della prima immagine. E’ più astratta, pittorica, e sappiamo bene che l’astrazione è il primo passo che conduce all’arte.

Amsterdam, riflesso nel canale


Un cenno di tecnica
Nel caso Uno potremmo avere problemi di profondità di campo. E’ brutto, in un’immagine del genere, avere zone non a fuoco, specie perché sono di solito quelle vicine all’obiettivo, le più visibili nell’immagine, quelle che ci portano a scartare subito tale foto. Come fare per avere una zona di PdC molto estesa? A parte il portare con se una carta delle iperfocali (non sapete cos’è? fate click qui) per i propri obiettivi, esiste un metodo molto semplice da ricordare. Ricordate che stiamo parlando di grandangolari, quindi focali fino a 18 mm per le APS-C e 28/30 mm per le full frame, le compatte non hanno problemi, tutto sempre a fuoco. Per le micro quattro terzi, comportatevi come l’APS-C. Date un’occhiata a queste tabelle:

  APS-C   
Lunghezza focale  Distanza di messa a fuoco  Diaframma 
12-16  90 cm / 1 metro  f/11 
17-18  2 metri  f/11 


  Full Frame   
Lunghezza focale  Distanza di messa a fuoco  Diaframma 
14-24  90 cm / 1 metro  f/16 
25-30  2 metri  f/16 


Quindi, come si opera? Si toglie l’autofocus e, a seconda della focale e della reflex utilizzata, si impostano la messa a fuoco ed il diaframma. Mi raccomando, togliete l’autofocus o la fotocamera imposterà la distanza di messa a fuoco a suo piacimento. Non preoccupatevi, poi, se nel mirino non vedete tutto a fuoco, è normale. Per vedere tutto a fuoco dovete chiudere il diaframma con l’apposito tasto (se la vostra fotocamera lo ha) e cercare di vedere le zone a fuoco in un mirino diventato veramente scuro. Insomma, fidatevi, scattate e poi controllate sul display posteriore che tutto è andato bene. Osservate che per i super grandangolari la distanza di messa a fuoco è un metro, per i grandangolari è due metri. Il diaframma è f/11 per le APS-C e un diaframma in più, quindi f/16 per le FF. La zona a fuoco va da metà della distanza di messa a fuoco all’infinito. Mi sembra semplice da ricordare. Se poi non volete nemmeno fare lo sforzo di ricordare, appiccicate un pezzo di carta adesiva con i dati necessari (diaframma e distanza di messa a fuoco) all’interno del tappo copriobiettivo, per avere sempre a disposizione le impostazioni. Sulla mia 5D Mark II, reflex full frame, utilizzando il 17-40, il mio obiettivo preferito, regolo la messa a fuoco ad un metro, imposto il diaframma ad f/16 ed ho a fuoco da circa mezzo metro all’infinito. Posso quindi scattare in piena libertà e senza problemi. Semplice, no?




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