Aristide Torrelli, fotografo fine art
Il mondo attraverso i miei obiettivi: luce, tecnica e visione

Sette buoni motivi per tornare sul luogo del… misfatto (fotografico)!!!



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Ogni viaggio che faccio nel sud ovest rivela nuove dimensioni dei soggetti. La luce, il meteo, cambiamenti di ogni tipo, anche i miei, la mia accresciuta conoscenza dei luoghi della regione, tutto contribuisce.

John Ford's Point, Monument Valley, 2010

Questa foto è stata fatta al quarto viaggio nella Monument Valley, John Ford’s Point. Ogni volta mi mancava l’indiano, il cavallo o entrambi. Al quarto viaggio tutto è andato a posto. Ho visto l’indiano che, a cavallo, si avvicinava al punto e ho piazzato il treppiede. Lo scatto, poi, è stato semplice. Ne ho realizzato anche una panoramica, semplicemente ritagliando lo scatto in alto e in basso.

John Ford's Point, Panorama, Monument Valley, 2010

E’ vero, ci sono tanti magnifici posti nel mondo e io parlo sempre e solo del sud ovest, ne parlo e ci torno abbastanza spesso, direi. Ma perché voglio tornarci più e più volte? Ci sono almeno sette motivi.


1    per vedere e imparare di più su di un posto.
Aumentate la vostra conoscenza dei luoghi e le vostre fotografie saranno più interessanti.

2    per avere un’altra opportunità di scattare quelle immagini che non avete potuto scattare, che avete perso.
Provate a fare un elenco degli scatti che avete perso. Anche se non ci tornate più in quel posto, fare la lista vi costringerà a essere più chiari sul perché avete perso gli scatti e potete far si di porre rimedio in viaggi futuri anche se verso mete diverse. Badate che gli scatti non si perdono solo per il tempo brutto ma, magari, perché la location è chiusa (penso a uno scatto che ho perso al Taos Pueblo che chiude alle 16 e io sono arrivato alle 16.30) o avete fatto tardi con la macchina. Se invece ci tornate in quel determinato luogo, avrete un piano di lavoro che incrementerà la vostra produttività fotografica e la qualità delle vostre immagini.

3    per avere un’opportunità di raffinare le immagini scattate in precedenza.
Potrete aver fatto delle foto normali che però potrebbero essere migliori con una inquadratura differente o con obiettivi diversi o con tempo diverso. Per questo riguardatevi anche le immagini che non vi sono venute bene nel viaggio precedente, chiedendovi perché e cosa avreste potuto fare di diverso. Questa è un'immagine che ho preso all'Antelope Canyon nel 2008.

Antelope Canyon, 2008

questa è un'altra immagine, presa nello stesso posto ma in orario diverso e con una accresciuta conoscenza del luogo, delle condizioni meteo e di illuminazione esterna e interna.

Antelope Canyon, 2010

4    per vedere nuove cose perché la vostra visione matura.
All’inizio troverete le immagini che vi vengono più naturali, poi sarete sfidati a trovarne di nuove e diverse, la vostra creatività sarà stimolata e la vostra visione anche.

5    per vedere i cambiamenti dei luoghi.
Il tempo rivela. I cambiamenti meteorologici, le stagioni, gli anni, l’ora del giorno o della note, tutto cambia un posto. E noi stessi. Questo ci porta a vedere in modo diverso e a produrre immagini diverse.

6    per imparare di più su voi stessi.
Benché sia vero che potete imparare di più su voi stessi quando fate esperienze nuove, è anche vero che potete imparare di più su voi stesso quando le rifate, queste esperienze. La vostra relazione con un luogo cambia nel tempo, come voi fate esperienze e maturate. Vedrete non solo come è cambiato un posto ma come siete cambiati voi e come il luogo ha contribuito alla vostra crescita. Queste introspezioni sono difficili da cogliere in nuovi luoghi perché la prospettiva con cui guardate alle cose è differente, i tipi di cose che imparate sono differenti.

7    per trascorrere più tempo nei vostri posti preferiti.
Così come non potete andare ovunque, non potete tornare in ogni posto. Ritornate allora nei posti che vi chiamano, nei vostri luoghi dell’anima. Le passioni accendono il fuoco in noi e questo fuoco lo si vede nelle immagini. Le passioni ci ricaricano e ci danno energia. Le cose che facciamo, le facciamo perché ci piacciono. Luoghi sconosciuti ci sfidano a vedere cose nuove in nuovi modi. Luoghi familiari ci sfidano a vedere le stesse cose in nuovi modi. Solo perché vediamo cose nuove, non significa che le vediamo in modi nuovi. A volte abbiamo a che fare con così tante variabili che spesso torniamo alle vecchie abitudini e produciamo banalità. Quando vediamo le stesse cose un’altra volta, siamo forzati a vederle in modi nuovi oppure a approfondire il modo in cui le vediamo, dargli una seconda lettura.

Conclusioni
Anche dopo una vita di avventure, non potete vedere tutto. La domanda da farsi è: vuoi vedere tanto o vuoi vedere in profondità? C’è sempre un equilibrio tra le due cose, osservando le molte opportunità che avete e scegliendo di tornare nei pochi posti che vi “chiamano”. Qual è questo punto di equilibrio, sta a voi deciderlo!




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